giovedì 3 febbraio 2011

C'è chi, purtroppo, nutre dubbi sull'utilità del suffragio universale

Sul blog di Beppe Severgnini, nel sito del Corriere della Sera, ho letto una lettera che mi ha lasciato l'amaro in bocca (leggi). 
Chi scrive dubita sull'utilità del suffragio universale ritenendo che il suo voto, avendo lui "buone conoscenze di diritto costituzionale e di economia ed è stato in grado in 10 minuti di calcolare l’aumento del debito pubblico tra il 2007 e il 2010, che è stato pari a 3.400 euro per ogni cittadino", debba pesare di più di quello di una sua conoscente che ha il solo pregio di essere "casalinga e cuoca fantastica".
Se c'è gente che la pensa così, siamo veramente messi male! 
Povera Italia! 
Ribelliamoci!  

2 commenti:

Toni ha detto...

Siamo ritornati al "Censo"!
E chi sarebbe l'estensore di quelle liste,il popolo della libertà?

Leonardo ha detto...

Ho letto Sergio, e sono rimasto disgustato.
Due pesi e due misure, stiamo ritornando nel Medioevo, vassalli e servi della gleba...e un unico "imperatore" !!