Ci sarà, forse, fra i miei cinque lettori, qualcuno di una certa età che avrà visto uno sceneggiato (allora si chiamavano così, e non "fiction") dal titolo "A come Andromeda".
Ricordo che fu un sceneggiato di successo, con interpreti bravissimi (Tino Carraro, Paola Pitagora, Luigi Vannucchi e Giampiero Albertini), e che, in più puntate settimanali, coinvolse milioni di spettatori, ben trentotto anni fa. La trama è fantascientifica, un bel racconto, di quelli che oggi, nonostante gli effetti scenici esistenti, nessuno sa più fare. Era ancora in bianco e nero ed il calcolatore (un altro importante "attore") era di quelli enormi di una volta, di quelli che davano le "risposte" su stampante, ma non in chiaro, bensì in binario (00100110010010100 ecc.).
Allora nelle scuole, sia inferiori che superiori, non si studiava il sistema binario ed io, che avevo fatto dei corsi per programmatore e che iniziavo, proprio allora, quella professione mi "pavoneggiavo" a spiegare ed a "tradurre" una minima parte, qualche lettera, di quello che si vedeva.
Oggi non so se chi si avvia ad un lavoro "informatico" sappia cosa sia un sistema binario od anche esadecimale; allora, nel mio lavoro, mi fu molto utile.
Per la trama vi rinvio a a questo link.
Nella foto la galassia di Andromeda ... da dove giungevano i misteriosi messaggi!
6 commenti:
allora dove saranno i gondolieri? Sul tuo sito forse, non qua. Ehe, ragazza, pensavo di essere signora, scherzo, infatti ho visto una ragazza bulgara a Venezia(molto giovane e bella, forse studentessa)quando ho fatto i biglietti per Peggy Guggenheim in settembre 2008, lei lavorava lì alla cassa e se non avessi provato di avere una riduzione come insegnante non avremmo capito che eravamo bulgare tutte e due, era un momento bello, perché lei molto emozionata mi disse in bulgaro "se sapesse da quanto tempo sognavo di vedere qui dei bulgari". Ricordo ancora il suo nome e non lo dimeticherò.
Forse dovrei scrivere e dei bulgari con cui ho parlato a Venezia e che ho sentito di parlare la mia lingua. A vorrei anche scrivere dei veneziani che ho conosciuto attraverso i loro blog. Fausto, e tu, Sergio che mi sei diventato molto caro.
Sono andato a leggere la trama, interessante.
Di questo sceneggiato ricordavo solo il titolo, certamente gli interpreti erano fior di attori...quella sì che era tv, non il pattume di adesso!
Un caro saluto.
@emilia: hai l'età di mie figlie e, quindi, ... sei una ragazza!!!
Se metti la parola "gondolieri" sulla casella di ricerca del blog (in alto a sinistra), estrapoli tutti i post che contengono questa parola.
@sirio: hai ragione; forse sarà nostalgia, ma quella era veramente una bella televisione!
Si, questa era vera televisione! Ricordo benissimo la tensione ed il pathos che mi ha regalato questo sceneggiato seppure al girno d' oggi possa sembrare obsoleto ed infantile.Potesse la RAI riguardarselo e farsi venire qualche idea!
lo sto vedendo ora, sono alla seconda puntata, incuriosito dal fascino retrò suscitato in me da un altro fondamentale sceneggiato di quel periodo, Il segno del comando, di ben altra fattura a mio avviso, molto più coerente, meglio recitato, e coinvolgente. Ma questo promette comunque bene, a parte alcune pecche che all'epoca dovevano essere passate un pò in secondo piano e che tuttavia fanno parte del fascino di quegli sceneggiati. La trama è molto interessante, se soltanto fosse stato realizzato un pò più accuratamente (visto il cast di buonissimi attori che ha) sarebbe stato ancora più "memorabile"...vedremo come continua
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