mercoledì 22 ottobre 2008

Bava Beccaris ... torna d'attualità.

In questi giorni, vista la determinazione ad usare la forza pubblica contro le manifestazioni studentesche da parte del governo e del suo capo (Tessera P2 n.1816), qualcuno ha paragonato il suddetto “tessera” al generale Bava Beccaris che, nel 1898, ordinò ai soldati che comandava di sparare ad alzo zero sugli scioperanti facendo, ovviamente, una strage!

Allora, per rinfrescare la memoria, è bene ricordare quell’episodio che qualcuno avrà senz’altro dimenticato.

«Nel 1898 scoppia la guerra tra Spagna e Stati Uniti che provoca subito un forte rincaro del pane: questo significa un aggravio per le popolazioni in Italia le quali già patiscono la fame. Il governo non provvede e in tutta la penisola si moltiplicano le manifestazioni di protesta contro il caro vita che sfociano in tumulti e scontri con la forza pubblica. Gli scioperi e le agitazioni saranno repressi soprattutto a Milano dove il generale Bava Beccaris, per ordine del "re buono" Umberto I, soffocherà nel sangue i tumulti. L'ordine di sparare sulla folla inerme provocherà
ufficialmente 80 morti e per questo gesto, per aver riportato "l'ordine", Bava Beccaris sarà decorato dal re.
Sulla carneficina perpetrata durante le quattro giornate di Milano (dal 6 al 9 maggio 1898) la storiografia riprende l'informazione governativa che indica in numero di 80 i morti nelle strade del capoluogo lombardo e 450 i feriti; altre fonti non riportano alcun numero limitandosi a scrivere di numerose morti, altre notizie parlano di centinaia di morti
[trecento], per altri giornali dell'epoca il numero è di 500 e nel canto "furon mille i caduti innocenti, sotto il fuoco degli armati caini", che può anche essere solo una "licenza poetica".»

Un autore, anonimo, scrisse e compose questo canto “Il feroce monarchico Bava”

Alle grida strazianti e dolenti
di una folla che pan domandava,
il feroce monarchico Bava
gli affamati col piombo sfamò.

Furon mille i caduti innocenti
sotto al fuoco degli armati caini
e al furor dei soldati assassini
"morte ai vili!" la plebe gridò.

Deh non rider sabauda marmaglia
se il fucile ha domato i ribelli,
se i fratelli hanno ucciso i fratelli,
sul tuo capo quel sangue cadrà!

La panciuta caterva dei ladri,
dopo avervi ogni bene usurpato,
la lor sete ha di sangue saziato
in quel giorno nefasto e feral

Su piangete mestissime madri
quando oscura discende la sera
per i figli gettati in galera,
per gli uccisi dal piombo fatal.

Per ascoltare il canto, clicca qui

Nota – Le notizie ed anche il canto sono tratte dal sito http://www.nelvento.net

7 commenti:

Romina ha detto...

Sergio, che strano! Anch'io ho pubblicato un post a riguardo. Si tratta di un sondaggio.

Comunque io sono contraria alle repressioni. E ricordo bene l'orribile vicenda di Bava Beccaris.

Romina ha detto...

Adesso Berlusconi ha ovviamente negato di aver parlato di forze dell'ordine, come sempre fa: prima dice una cosa, poi se la rimangia. Ma il Corriere on line ha pubblicato il video in cui si possono ascoltare le sue parole, e io l'ho linkato.

Sergio ha detto...

@Romina: non è la prima volta che fa marcia indietro perché obbligato. Anche sul sito della RAI è possibile vedere il TG1 di ieri dove diceva proprio quello per il quale c'è stata la ribellione.
Infine, fanno pena i suoi sodali che vogliono spiegare quanto aveva detto il capo "Tessera P2 n.1816"

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Spero davvero che non accada nulla di simile. Ma la strada sembra essere quella....

Certo ora ha smentito se stesso di nuovo quindi mi auguro che non si smentisca di nuovo.

Sergio ha detto...

@daniele: la tua speranza è anche la mia.

Leonardo ha detto...

Non conoscevo questo fatto Sergio,non lo ricordo proprio. L'accostamento è perfetto direi,non fa una grinza!
Grazie per averlo presentato,un caro saluto.

Sergio ha detto...

@Sirio: in effetti ai tuoi (e miei) tempi, a scuola non si studiavano questi fatti; erano un po' rimossi!