venerdì 19 settembre 2008

Con ARGOS si monitora il Canal Grande

Già da alcuni mesi in funzione per gli addetti al traffico sul Canal Grande, ora è a disposizione di tutti gli internauti. Si tratta di Argos, innovativo sistema automatico di controllo e gestione della navigazione in Canal Grande composto da sensori automatici e telecamere che trasmetteranno i dati delle caratteristiche e della velocità delle imbarcazioni alla centrale operativa e ai palmari in dotazione agli operatori della Polizia municipale; il sistema permetterà di monitorare costantemente il traffico acqueo e, di conseguenza, consentirà modalità puntuali e rapide di intervento.

“Argos” è l’acronimo di “Automatic & Remote GrandCanal Observation System”

E sufficiente indirizzarsi su http://www.argos.venezia.it/ per vedere, in tempo reale, la situazione del traffico nella principale via acquea veneziana. Numerosi sensori, installati lungo questo percorso, permettono di monitorare se via siano imbarcazioni che superano i limiti di velocità e se sussista qualche congestione.

Tutto questo dovrebbe servire a contrastare il moto ondoso, che, per la mia città, è una delle cose negative che mettono in forse l’esistenza fisica di Venezia.

L’utente privato può vedere la situazione e, quindi, si tratta solo di una curiosità; per le forze di polizia, invece, è uno strumento utile per mezzo del quale può essere stroncata qualsiasi inosservanza dei regolamenti di navigazione nei canali lagunari. L’unico inconveniente è che questo sistema vale solo per il Canal Grande e lascia scoperto, invece, il controllo sugli altri canali sia interni che del resto della laguna dove i taxi, ma anche mezzi privati provenienti dalla terraferma, sfrecciano a velocità pazzesche. Il controllo sui natanti nel resto della laguna potrebbe essere effettuato con l’installazione obbligatoria di un GPS.

Sul sito Argos si trovano statistiche varie ed anche un forum; peccato che quest’ultimo serva, come tutti i forum, a sfoghi di ogni tipo e non tratti solo quello che è l’oggetto del sito e cioè traffico acqueo e moto ondoso.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

evviva argos!!

Anonimo ha detto...

Mi sembra ottimo, perlomeno si tende a evitare comportamenti deleteri per una città come Venezia, che deve la sua esistenza a un delicato sistema equilibrato. Ma avevo sentito di un progetto per fermare le maree che ogni tanto invadono la città, si sa qualcosa?

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Beh è cmq un ottimo inizio direi.

Sergio ha detto...

@Cesco: il progetto al quale ti riferisci è quello del MOSE che, attualmente, è in fase di costruzione. Anche su questo ci sono i favorevoli ed i contrari; io sono fra i contrari.
I soldi che alla fine verranno spesi non so quanti siano, ma so che sono una ... "montagna"! Come una montagna di soldi sarà necessaria per la gestione e per la manutenzione.
Il Comune di Venezia è sempre stato contrario, ma il governo di cd, ancora quello precedente, l'ha voluto ugualmente.
Sono parecchi anni che ormai si lavora e ce ne vorranno ancora tanti e, inoltre, l'ambiente lagunare è stato sconvolto.
Si può affermare che si tratta di un'opera faraonica e, forse, non ce n'era bisogno

Anonimo ha detto...

In effetti avevo sentito dei costi enormi se paragonati ai danni che si farebbero e ai pochi vantaggi. Ma spero che trovino una soluzione duratura, altrimenti le maree potrebbero peggiorare la situazione.

Sergio ha detto...

@Cesco: bisogna considerare anche che è in corso un aumento delle temperature e che ci sarà lo scioglimento dei ghiacci con conseguente aumento del livello marino. Le previsioni indicano che fra 30/40 anni il MOSE non basterà più!
L'unico metodo di salvare Venezia è l'innalzamento delle isole, cosa tecnicamente possibile ma costosa.