Mega deposito di gas liquido in laguna a Porto Marghera
Questo il titolo di un articolo
de "La Nuova Venezia" on line
di ieri 13 maggio.
Chi volesse leggerlo per intero clicchi qui .
Riporto alcuni passi.
"
.... il terminal gasiero in laguna progettato dalle società per azioni
Decal e San Marco Petroli prevede lo stoccaggio di una quantità quasi tre volte
maggiore ma di gas naturale liquefatto (gnl) da utilizzare come combustibile
per navi da crociera e commerciali e l’autotrasporto."
Come si
evince, anche questo impianto dovrà servire alle navi da crociera, alle grandi
navi! (sempre loro)
Ed ancora
"
... Decal e San Marco Petroli, le due
società attive a Venezia (e non solo) nello stoccaggio e nella movimentazione
di rinfuse liquide, hanno messo a punto – in joint-venture e con un co-finanziamento
dell’Unione Europea – lo studio di fattibilità per la costruzione a Porto Marghera
di un terminal di ricezione e rispedizione gnl da 32.000 metri cubi. Il
terminal dovrebbe sorgere lungo il canale Sud, in corrispondenza dell’accosto
della banchina “Decal 1” (ex Italcementi) rinnovata nel 2016 e in grado di
accogliere navi gasiere con capacità compresa tra 7.500 e 30.000 metri cubi, e
fino a 65.000 metri cubi in condizioni meteo normali, che scaricheranno il gnl
nei nuovi depositi in progettazione."
Non si tratta di un piccolo
impianto, ma di una mega struttura che, a detta dei progettisti, dovrebbe avere
il massimo della sicurezza. Ci si può
anche credere, ma non c'è la certezza. Ed allora come la mettiamo con il
traffico di bettoline (vedi sotto) che viaggeranno in laguna per rifornire, fra
l'altro, anche le navi?
"
... Oltre all’accosto per ricevere le navi che scaricheranno il gas, il
terminal di Porto Marghera sarà quindi dotato di un ulteriore accosto per
bettoline di taglia indicativa attorno a 1.000, che potranno poi rifornire le
navi “dual fuel” che in futuro transiteranno nel porto di Venezia,
,,,,"
Si parla anche di una direttiva
Europea, però, nelle istituzioni europee che devono sganciare la grana non è
ancora stato deliberato alcunché (questo lo so anche se non viene riportato
nell'articolo).
Il tutto sarebbe stato deciso
dall'Autorità Portuale Veneziana, ancora Costa imperante, senza -ovviamente-
che i veneziani ne fossero a conoscenza.
"...
L’iniziativa delle due società veneziane oltre ad attuare una direttiva europea
diventata legge nazionale, vuole soddisfare la crescente richiesta di questo
combustibile a basso impatto ambientale e maggiore sicurezza, sul quale puntano
le compagnie croceristiche (Costa, Aida, Msc) che puntano su navi di nuova
generazione, alimentate a gas e anche dei primi “ferry dual fuel” (traghetti) e
il Terminal passeggeri di Venezia (Vtp)...."
Guarda un po': sempre le compagnie
crocieristiche di mezzo!
Non capisco perché le navi da
crociera debbano approdare in Marittima o, se verrà approvato il porto
off-shore, fuori in mare e non a Marghera dove, magari portando alle banchine il terminal erogatore, i rifornimenti di
combustibile sarebbero più facili e non si muoverebbero bettoline per la laguna e magari in bacino di
San Marco.
Leggendo l'articolo troverete anche
i pericoli possibili, anche se viene dato tutto per sicuro.