tag:blogger.com,1999:blog-19123963.post2698048358926040931..comments2023-09-29T09:31:07.253+02:00Comments on di tutto: Le “favelas” brasiliane … viste dall’UnitàSergiohttp://www.blogger.com/profile/12118018535249864980noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-19123963.post-8757731118824002172007-05-25T17:24:00.000+02:002007-05-25T17:24:00.000+02:00Un altro blogger, Minimale, (lo trovate fra i link...Un altro blogger, Minimale, (lo trovate fra i link a fianco) ha volute commentare sul suo blog questo mio post. Alle sue argomentazioni io ho risposto come segue:<BR/><BR/>"Non mi sono arrabbiato per l’articolo dell’Unità, anche perché non sono tipo di arrabbiarsi tanto facilmente. <BR/>Nel mio post, al quale avresti potuto fare il link, giusto per imparzialità (lo fai anche con il “cucciolo Sofri), ho voluto solo mettere in evidenza l’opportunismo del giornalista, non di matrice cattolica, nell’estrapolare delle frasi di cattolici laici e sacerdoti, per attaccare, come di moda in questo periodo, il papa e l’istituzione che rappresenta. <BR/>Di “Teologia della Liberazione”, di “Massoneria” e “Opus Dei” io non ho mai parlato, anche perché non mi sento all’altezza.<BR/>Nelle “siffatte schiere”, come le chiami tu, non si trovano “quattro missionari volonterosi”, ma molti di più e non sono “eroi”, ma solo uomini, e donne, di buona volontà!<BR/>Gli “eroi” ci sono stati e sono quelli che hanno sofferto il carcere, la tortura e che, magari, sono morti per le loro idee! E non erano dei “fichetti”, come non lo sono coloro che operano in queste organizzazione attualmente."<BR/><BR/>P.S. - Mi è sembrato opportuno inserire anche qui questo commento.Sergiohttps://www.blogger.com/profile/12118018535249864980noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19123963.post-13383323882926362122007-05-23T20:12:00.000+02:002007-05-23T20:12:00.000+02:00x Pier Paolo: E' vero che potevano scriverlo altri...x Pier Paolo: E' vero che potevano scriverlo altri giornali e, qualcuno avrebbe messi, senz'altro, meno faziosità!!!Sergiohttps://www.blogger.com/profile/12118018535249864980noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19123963.post-31690302010013153442007-05-23T18:57:00.000+02:002007-05-23T18:57:00.000+02:00Grazie di aver pubbliacato l'articolo dell'Unità s...Grazie di aver pubbliacato l'articolo dell'Unità sulle favelas. Visto che conosciamo quei luoghi e quelle persone, sappiamo che quell'articoloavrebbero potuto scriverlo anche altri giornali.<BR/><BR/>Pier PaoloAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19123963.post-84203234717215790512007-05-23T18:28:00.000+02:002007-05-23T18:28:00.000+02:00COMMENTO AGGIUNTIVO AL POSTLo sport del momento: i...COMMENTO AGGIUNTIVO AL POST<BR/><BR/>Lo sport del momento: il tiro a segno! <BR/><BR/>Molti anni fa, nelle diverse città c’era un periodo, più o meno lungo, durante il quale, in certe zone, s’installavano le giostre. <BR/>Uno dei divertimenti che andavano per la maggiore, soprattutto fra i giovanotti, era il “tiro a segno”. All’inizio si trattava di fucili ad aria compressa che sparavano i “piombini” su centri di carta; poi vennero i primi marchingegni “elettronici” per mezzo dei quali si sparava con dei fucili che emettevano un raggio, che non ricordo bene di quale tipo fosse. Ovviamente il centro non era più una serie di cerchi concentrici su carta, ma si andava addirittura a caccia, una caccia virtuale, dove la preda era un orso che zigzagava fra gli alberi di una foresta, anche questa virtuale. Se l’orso veniva colpito in una determinata parte, sul fianco, allora si alzava, si poneva di fronte ed evidenziava un altro bersaglio, al cuore. Alzandosi emetteva un verso, una specie di “uhuu”!<BR/>Quelli più bravi, non appena l’orso mostrava il torace e prima che riprendesse la posizione abituale, sparavano in continuazione al bersaglio; ogni volta che questo veniva centrato, l’orso emetteva in continuazione il lamentoso “uhuu” e, dopo una certo numero di centri, cadeva abbattuto. Il tiratore, di solito, vinceva un’altra serie di tiri.<BR/>Dietro il tiratore c’era sempre una cerchia di amici desiderosi, a loro volta, di cimentarsi nel tiro all’orso. <BR/><BR/>Se fossi un bravo disegnatore, ma, purtroppo, non lo sono affatto, realizzerei la seguente “vignetta”: al posto dell’orso ci metterei Benedetto XVI, ma anche Bagnasco o Betori, mentre fra i tiratori e gli spettatori, nonché incitatori, una serie di ragazzini con le facce di Pannella, Capezzone, Boselli, Grillini, ma anche Santoro e, perché no, Pippo Baudo e tanti altri (vedete un po’ voi chi mettere).<BR/>Ad ogni bersaglio centrato, invece di “uhuu”, un bel “allelujaaa”! <BR/>Terminerei con l’insegna del baraccone con la scritta “Sport Nazionale” e ci aggiungerei una procace addetta, di solito avevano un accento emiliano-romagnolo, con il “fumetto”: “Venite a sparare! Uno sport sano e di … moda!”.Sergiohttps://www.blogger.com/profile/12118018535249864980noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-19123963.post-14258095787595223922007-05-23T17:19:00.000+02:002007-05-23T17:19:00.000+02:00Complimenti per il tuo lucidissimo e preciso...Complimenti per il tuo lucidissimo e preciso commento al tendenzioso articolo dell'Unità, che ovviamente ha manipolato le parole di quella persona, attribuendo loro un significato che non avevano. <BR/>In effetti, la prossima volta in cui il Papa farà un viaggio all'estero chiederemo che sia un giornalista di quel quotidiano a tracciarne l'itinerario, certi che lo farà mosso dall'enorme amore verso i poveri. <BR/>Ma, sempre per delineare l'itinerario papale, occorrerà anche l'ottima collaborazione di Pippo Baudo! A quando i consigli al Papa da parte di Simona Ventura? :DAnonymousnoreply@blogger.com